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Ragazza di 18 anni violentata da un gruppo di ragazzi. Il padre li difende.

La triste vicenda si è svolta in provincia di Trapani nella notte tra il 6 e il 7 febbraio, e la protagonista è una 18enne, stuprata da quattro giovani nel giorno del suo compleanno. La ragazza ha raccontato di essere stata violentata ad una festa in casa: la giovane si era recata lì con la convinzione che ci sarebbero state altre ragazze, ma era un inganno. Al suo arrivo la vittima ha trovato solamente quattro giovani, che hanno poi abusato di lei.

La 18enne ha trovato la forza di denunciare l’accaduto pochi giorni fa, grazie all’aiuto di un’amica.

Gli inquirenti hanno raccolto prove consistenti, come le intercettazioni telefoniche e ambientali, le informazioni delle persone coinvolte e il contenuto degli smartphone degli indagati. Il gip ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere su richiesta del pm.

Sconvolgenti le parole del padre della ragazza: “ Mia figlia era ubriaca, quelli sono bravi ragazzi”. Avrebbe inoltre detto ai Carabinieri: “Mia figlia vi ha raccontato cose non vere, era sotto l’effetto dell’alcol e quindi non in grado di capire quanto accaduto”.


La dott.ssa Silvia Bassi, direttrice scientifica del Centro Studi Scienze Forensi, a proposito dichiara:

“Nello stupro di gruppo l'individualità cede il posto all'identità del gruppo dove ciò che conta è la reputazione sociale e la coesione, dove la moralità e il senso della consequenzialità logica perdono di valore, tutto è concesso, senza limiti, nel momento in cui si ha l'approvazione del branco. Nel gruppo predominano aggressività e rabbia prima ancora del soddisfacimento sessuale”.



A cura di:

Sofia Gibelli

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