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QUANDO IL DOLORE È INSOPPORTABILE DOBBIAMO TACERE

Questo post è un appello al silenzio. La mamma di Tommaso, il bimbo morto nell'incidente all'asilo: «Un dolore sovrumano. Matrimonio? Era fissato il 3 luglio, ma non ci sarà»- «Non ci sposiamo oggi. La cerimonia era fissata per luglio. Tommaso non c’è e non ci sarà nessun matrimonio».

È distrutta, affranta, Alessia Angeloni, la madre del bambino morto nel tragico incidente dell’asilo dell’Aquila, e del quale domani pomeriggio, alle 15:30, saranno celebrati i funerali: proprio in quella Basilica di Collemaggio dove la mamma e il papà avrebbero dovuto sposarsi. Ma è soprattutto esausta, esasperata, dalle bugie che stanno dicendo sulla sua famiglia e dalle telecamere che la inseguono fin sotto casa.

«È un dolore privato, sovrumano, al di sopra di ogni sopportazione. Vogliamo viverlo per conto nostro, con le persone che ci vogliono bene. E invece ci troviamo esposti. Quello che stanno facendo è osceno. Quasi pornografia», si sfoga. Si conoscono da sempre, lei e Patrizio. I palazzi in cui vivevano erano uno di fronte all’altro. Lo stesso carattere dolce, buono, estroverso. Da anni erano insieme.Tommaso era stato una scelta. Volevano avere un figlio. «E quando era arrivato era stato la gioia più grande. Immensa». Poi era venuta la voglia di sposarsi. Era tutto preparato. Sarebbe dovuto avvenire il 3 luglio. Ma ora no. Non più. «Abbiamo bisogno di elaborare. Di renderci conto di ciò che è avvenuto. Abbiamo bisogno di silenzio intorno a noi. Chiedo a tutti di lasciarci in pace». Indignano Alessia anche i tentativi di braccarli attraverso gli amici. «Si è scatenata una caccia su Facebook. A ognuno dei nostri contatti chiedono il mio numero di telefono. Mi sento oggetto di una “caccia alla volpe” orrenda. Non ci si fa a sopportare tutto questo».


Il Direttore del Centro Studi Scena del Crimine Alessandro Spano dichiara:

“Difronte a tragedie di simili proporzioni dovremmo avere il buon senso di tacere tutti. È un dolore che non si può neppure immaginare. Questa dichiarazione ha semplice funzione di appello al silenzio.”

A cura di

Alessandro Spano




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